per una Svizzera sicura

Per la prima volta dalla fine della Seconda guerra mondiale, in Europa è in corso una guerra tra due Stati: Ucraina e Russia. La cosa ancora più grave è che si tratta di una guerra di aggressione iniziata del presidente della Russia Wladimir Putin. In quanto piccolo Stato neutrale nel cuore dell’Europa, la Svizzera dipende fondamentalmente dal mantenimento del diritto internazionale. Solo se la comunità degli Stati rispetta la legge, anche i piccoli Stati privi di materie prime e di armi nucleari possono conservare la loro indipendenza. Una guerra di aggressione, e quindi una violazione fondamentale del diritto internazionale, colpisce pesantemente anche la Svizzera. La Svizzera farebbe bene a sostenere le sanzioni contro la Russia e a inviare un chiaro segnale di rispetto del diritto internazionale e dell’integrità territoriale degli Stati. Neutralità non significa voltarsi dall’altra parte e fare il così detto “free-rider”, ma stare chiaramente dalla parte del diritto internazionale.

Difesa ed esercito solidale insieme ad una forte diplomazia

La Svizzera deve prepararsi ai conflitti attuali e futuri. La sicurezza non si crea solo con l’ampliamento dei corpi di polizia, la cooperazione allo sviluppo e una forte diplomazia. È inoltre essenziale avere un esercito in grado di difendersi e di cooperare. Per raggiungere quest’obiettivo, la Svizzera ha bisogno di forze terrestri e aeree più moderne, nonché di una difesa cibernetica che serva non solo agli operatori statali ma anche a quelli privati. L’acquisto dei caccia F35 è stato legittimato dal popolo e deve quindi essere effettuato senza indugio. La Svizzera necessita quindi di un sistema di difesa aerea più moderno, quindi basato a terra.

Dibattito sulla definizione della neutralità in base ai nostri valori

La Svizzera è una parte integrante dell’Occidente euro-atlantico non solo dal punto di vista economico, ma anche in termini di politica estera e di sicurezza. A seguito della guerra in Ucraina, la Svizzera ha adottato in larga misura le stesse sanzioni dell’UE contro la Russia. La forma della neutralità del nostro Paese deve essere costantemente adattata alle sfide del tempo. In Svizzera, il cambiamento nelle relazioni internazionali richiede un intenso dibattito sugli obiettivi e gli strumenti della nostra politica estera e di sicurezza. In tale processo, bisogna sempre chiarire che i nostri valori di democrazia liberale e il nostro rispetto per il diritto internazionale sono inconfutabili.